lunedì 22 luglio 2013

Marianna Merler e Dea Madre

«Le mie opere sono connesse al tema “Dea Madre” analizzando la “Terra”, il “Mondo” e denotano una riflessione verso i problemi ad essa collegati; vogliono sottolineare la superficialità dell'uomo nei confronti dei temi della vita e del pianeta. Le guerre e il potere che consumano l'anima e inaridiscono la Terra, da secoli, senza tregua, si rincorrono in un gioco mortale. Gli uomini, attratti dall'avidità egoica e noncuranti delle preziose risorse che la natura ci offre rischia di distruggersi con le sue stesse mani, annegando nel petrolio, assetato di fama dimenticando la fame. I maya ipotizzavano la fine del mondo nel 2012 , ma secondo la mia visione, "Il mondo sta morendo", senza luce, nel fumo delle centrali nucleari, chissà dove andremo a finire?... In modo particolare l’installazione “Cosa resterà di noi?” tratta una riflessione profonda sul futuro dell’umanità».


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